Il culto dei morti in un paese è specchio della cultura di quello stesso paese.
Da sempre, vivendo in Italia, una società relativamente molto cattolica, ho sempre visto con molta reverenza il culto dei morti.
A Roma, Parigi ed in tantissime altre parti del mondo nel passato sono stati istituiti cimiteri monumentali con tombe suntuose ed enormi, alcuni veri e propri capolavori artistici.
In fondo funziona così: tramite il proprio sepolcro si rispecchia lo status sociale in vita.
Più è “pomposa” (ovviamente in senso buono), più la persona probabilmente in vita ha avuto nobili origini o grande ammirazione.
Io per mesi sono passata vicino al cimitero della mia città svedese. Per andare in centro con la bici è una tappa quasi obbligata, però non aveva mai attirato la mia attenzione.
Recentemente, in una giornata calda e soleggiata, mentre tornavo a casa ho deciso di fermarmi a dare un’occhiata e sono rimasta molto stupita.
Tutte le tombe erano pressappoco uguali l’una all’altra, nella loro infinita semplicità.
Quasi assenti loculi o tombe di famiglia.
Solo file di lapidi di pietra verticale (solo alcune in marmo, la maggior parte in pietra) a semplice forma rettangolare ad indicare la persona. Niente dediche nè epitaffi. Solo nome e data di morte e nascita. Davanti a sè, dove sotto terra è collocata la salma, una distesa di ghiaino. Niente vasi di fiori quindi niente fiori ad adornarle.
Per me che vengo dall’Italia è stato uno shock.
Senza pensare che quando vivevo in Polonia notavo davanti ai cimiteri decine di stand con ogni tipo di “abbellimento”: vendevano addirittura enormi lanterne a forma di cigno. Quasi ogni tomba a Cracovia, anche quelle più antiche, avevano qualche cosa posto sopra: un lumino, un fiore, anche solo un sasso, ecc. Se qualcuno vede una tomba vuota stai sicuro che con molta dolcezza provvederà a far sentire il defunto “meno solo” e fornirà qualche segno del suo passaggio.
In Svezia la situazione è ribaltata. Sobrietà e semplicità.
Questo non vuole dire che non ci sia rispetto per i morti, tutt’altro! Aa che il culto è diverso e il rapporto con la morte è anche esso molto diverso da come lo concepiamo noi, più… pagano, se vogliamo azzardare.
Non è un caso che a Stoccolma il cimitero più famoso di Svezia – oggi patrimonio dell’umanità – il Skogskyrkogården, è il cimitero più democratico che esista. Nella pace dei boschi vicino a Stoccolma, ogni lapide è semplice e piccola, di eguale misura ed immerso completamente nel verde.
Consiglio una visita!
